Un anno di Umani Urbani

Oggi mi sono sentito come il comandante Han Solo dopo la criogenizzazione di Boba Fett nel film L’impero colpisce ancora. E così, al risveglio dopo circa tre mesi di letargo fotografico causa Covid-19, ho scoperto che Umani Urbani compie un anno: come passa il tempo!  

Mi sembra solo ieri quando ho registrato il dominio su Aruba per avviare questo progetto, che si è ritrovato “tra color che sono sospesi” proprio dopo aver mosso i primi passi fuori dal nido.

Tutto ha avuto inizio da Umami, il ristobar sotto la sede aziendale dove il Girl Power mi coccola a pranzo con la sua cucina ricercata e fatta di materie prime di qualità e dove mi hanno debuttato gli Umani Urbani sulla mega-lavagna.

Poi è stata la volta di Aldo e Moreno, che mi hanno dato fiducia assegnandomi una parete della sala a pianterreno del Barone Rosso, un locale dove si mangia benissimo e le arti figurative si intrecciano così tanto con la musica da offrirmi l’opportunità di fare da sfondo alla performance di un trio musicale e di presentare le mie “opere” prima dell’inizio del concerto.

Poi l’esposizione al Centro le Barche, dove ho ricevuto i complimenti dei visitatori e lo sprone di alcuni fotografi professionisti a perseverare; ho addirittura venduto una fotografia!

Poi è arrivato il 22 febbraio. Un giorno particolare perchè “Gibo” Gilberto aveva aperto le porte del suo Cabaret, un locale dove il caffè è un’esperienza di gusto, il tè un rito e la pasticceria tentatrice; era l’occasione giusta perché gli Umani Urbani si mettessero mettersi in bella mostra anche nella “Gran Milan”.

Purtroppo dal giorno dopo tutto è cambiato a causa della pandemia e così il Cercatore, il Camaleonte, la Roccia di Matera, i Tre uomini e una cupola e le altre storie sono stati criogenizzati come Han Solo; con loro anche la mia esuberanza fotografica.

Ma fortunatamente quei giorni sono passati e tutti stanno cercando di tornare alla normalità, ognuno con il proprio ritmo. e così anche Umami, Cabaret e Barone Rosso hanno riaperto le porte per accogliere chiunque voglia godersi le loro specialità.

Da Gibo, Aldo e Moreno si può unire il gusto alla vista osservando “persone e luoghi straordinariamente normali” perché le mie foto sono ancora appese.

Gli Umani Urbani vi aspettano; se poi vi saranno così simpatici e vorrete riempire le pareti di casa o ufficio fatemelo sapere; anche loro hanno voglia di sgranchirsi un po’ dopo la criogenizzazione.

Alla prossima.

Pubblicato da Levysoro

Trying to be photographer, traveller, runner, father, husband, worker, blogger... but not at the same time! I love music, travelling, my wife and my son (who pushed me to try this adventure...)

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