Smart check-in, Smartphone, Smart Girls
Mestre.
Al termine di una giornata infruttuosa dal punto di vista fotografico sto rientrando a casa.
Mentre mi dirigo verso il parcheggio della stazione ferroviaria mi imbatto in tre ragazze, sedute sulle loro valigie, intente a condividere le immagini da uno smartphone, davanti all’ingresso di un autonoleggio.
La vela alle loro spalle, lo smartphone: ecco composta la foto.
La Dora
Torino.
Due figure femminili, protagoniste del proprio tempo, con in mano gli oggetti di uso più frequente, per il rispettivo periodo storico.
Loro sono “La Dora”,
Il connubio “Arte-Street Photography” funziona sempre.
Sotto l’ombrello-ne
Venezia.
Nelle ore che precedono i fuochi d’artificio che ogni anno animano la festa del Redentore c’è la corsa per accaparrarsi il posto migliore, in acqua e sulla terra. Queste signore si sono appostate in Riva degli Schiavoni già dal primo pomeriggio, con tutti i viveri “in fresca” e un sacco di argomenti per “ciacolare”. E come in spiaggia, ci si ripara dal sole di luglio sotto l’ombrello-ne.
Las tres bellezas
Valencia.
Il sole d’agosto in Spagna è terribile, soprattutto quando l’ombra scarseggia. Dopo aver ceduto volentieri la panchina a queste tre signore sono partite le domande di rito sulla reciproca provenienza e, scoprendo la nostra città d’origine, si sono prestate a posare anche se si schernivano per l’aspetto trasandato. Ho detto loro che erano bellissime; non ci hanno creduto ma hanno sorriso ugualmente.
Incrocio di sguardi
Parigi.
La donna alla parete scruta chiunque passi e con il suo sguardo sembra quasi sfidare i visitatori a fermarsi davanti a lei.
Ad un certo punto arriva qualcuno che ha il coraggio di farlo: un’altra donna si ferma davanti alla tela e i loro sguardi s’incrociano.
Bananarama
Lisbona.
Il bravo turista si idrata spesso e se è un grande camminatore mangia una banana aiuta a evitare i crampi.
Quando ho visto queste tre ragazze con la banana in mano e con le gambe accavallate immediatamente ho sorriso, poi ho pensato alla fotografia; allora ho indicato loro la mia macchina fotografica per chiedere se potessi fotografarle e la ragazza al centro ha sorriso e subito coinvolto anche le altre due a posare, anche se non erano convintissime.
Davide e Cristina
Aviv.
In una delle strade tappezzate di graffiti Cristina incrocia una versione insolita del David di Michelangelo.
In sovrappeso, con le sneakers, in mano uno shopper di Yves Saint Laurent, cappello di Boy George e catene da rapper al collo.
Lei lo osserva, tra il meravigliato e il divertito; lui ricambia con un espressione che sembra dire: che hai da guardare?
Occupy Trafalgar Square!
Londra.
È bastato portare la macchina fotografica agli occhi perché la ragazza con i capelli lunghi nella fila più in alto si accorgesse di me e chiamasse tutte le sue compagne di classe perché si voltassero per mettersi in posa. Allora aspetto che siano più o meno pronte e poi scatto, prendendo in mezzo anche la mestra che le accompagnava.
Occupy Trafalgar Square!
The Social Network
Burano.
Istruzioni per una chat di gruppo: prendere una sedia da casa e trascinarla in campo; poi chiamare le amiche che arrivano con qualsiasi mezzo; sedersi e iniziare a chiacchierare.
In alcuni casi durante la chiacchierata ci si può dilettare nell’antica arte del merletto.
Ecco il social network.
Un brindisi all’amicizia
Venezia.
Sto camminando per Fondamenta dei Preti quando, dall’altra parte del rio, due ragazze si stanno rilassando a un tavolo con vista esclusiva sul Rio del Mondo Novo.
Mi appoggio alla balaustra della fondamenta; è sufficiente attendere che il cameriere se ne vada dopo aver versato il vino per scattare una foto veramente gioiosa.
Un brindisi all’amicizia.
Le Giudecchine
Venezia.
Cronaca di uno scatto.
Il fotografo: Buongiorno signore, posso farvi una foto?
Le Giudecchine: A noi? Ma siamo brutte e vecchie
Il fotografo: Macché! Anzi, siete bellissime, alla finestra come Giulietta in attesa di Romeo!
Le Giudecchine: Allora aspetta un attimo… E se ne vanno
Il fotografo: Ma dove siete andate?
Le Giudecchine: A pettinarci! Eccoci, siamo pronte!
Il fotografo: Per favore, sorridete! Grazie e buona giornata.
…E ci scappa da ridere…
Pavia.
Due ragazze, vedendomi con la macchina fotografica in mano, mi chiedono di fare loro una fotografia con i loro smartphone, perché “…hai una macchina fotografica quindi sei un fotografo…” Acconsento e loro si mettono in posa. Un po’ vergognate della richiesta comincuano a ridere; aspetto qualche attimo e scatto la “mia” fotografia. Quando si sono accorte che le avevo fotografate hanno riso ancora di più.
Smart check-in, Smartphone, Smart Girls
Dolo, Venezia.
Dopo tutte le foto di rito, a casa dello sposo, della sposa, dentro e fuori la chiesa prima, durante e dopo la cerimonia e al rinfresco finalmente gli invitati più piccoli, che non ne potevano più, possono scorrazzare per il giardino del ristorante, più o meno in libertà. In questo scatto le principesse sono incuriosite dal robot tosaerba mentre le regine madri le osservano a distanza di sicurezza per evitare che si mettano nei guai.